Disinfestazioni e Sanificazioni Professionali


In Disinfekmi SRL , ciHACCP , il **DM N°DM N° 274/1997 (Regolamento 82/94) ,Regolamento Europeo n° 528/2012 in materia diNorma Europea EN 16636 ,


Analisi e Pianificazione Personalizzata

Il nostro team specializzato effettua un sopralluogo preliminare per analizzare l'ambiente e individuare le aree più critiche. In seguito, posizioniamo strategicamente:


- Dispencer;

- Trappola a cattura;

Tutti i dispositivi vengono fissati saldamente a parete o pavimento e sono dotati di un sistema di chiusura accessibile esclusivamente al nostro personale.


Numero identificativo

Tipologia di rodenticida utilizzato;

Indicazione dell'antidoto (per eventuali emergenze gestite da personale qualificato).

Le trappole a cattura sono dotate di tavole collanti e piastre basculanti , impedendo al roditore di uscire una volta intrappolato.


Monitoraggio e Trasparenza

Per garantire un controllo completo, tutte le postazioni sono riportate su una planimetria dettagliata , redatta in duplice copia e fornita al cliente. Questo documento consente di avere un quadro chiaro della disposizione dei dispositivi, utile anche durante eventuali ispezioni da parte degli enti di controllo.


Documentazione Tecnica

A completamento del servizio, consegniamo al cliente le schede tecniche e le schede di sicurezza dei prodotti impiegati. Ogni intervento viene monitorato con attenzione, assicurando trasparenza e conformità alle normative.

INSETTI VOLANTI

ZANZARE


MOSCHE


VESPE E CALABRONI


CIMICI


INSETTI DERRATE ALIMENTARI

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TOPI E RATTI

I topi, appartenenti alla famiglia dei Muridi e ad altre famiglie affini, sono mammiferi roditori comuni, spesso confusi con i ratti, sebbene si tratti di due specie distinte. Questi animali variano in lunghezza, che può andare dai 3 ai 30 cm (escludendo la coda), e sono in grado di adattarsi facilmente a diversi ambienti.


Il loro cosmopolitismo è il risultato di due fattori principali: la capacità di nutrirsi di una vasta gamma di alimenti presenti nell'ambiente umano e la loro alta prolificità. I resti di cibo umano, come granaglie, frutta, verdura, ma anche materiali come lana, carta e stoffa, rappresentano una fonte praticamente inesauribile di nutrimento per questi roditori.

I topi, appartenenti alla famiglia dei Muridi e ad altre famiglie affini, sono mammiferi roditori comuni, spesso confusi con i ratti, sebbene si tratti di due specie distinte. Questi animali variano in lunghezza, che può andare dai 3 ai 30 cm (escludendo la coda), e sono in grado di adattarsi facilmente a diversi ambienti.


Il loro cosmopolitismo è il risultato di due fattori principali: la capacità di nutrirsi di una vasta gamma di alimenti presenti nell'ambiente umano e la loro alta prolificità. I resti di cibo umano, come granaglie, frutta, verdura, ma anche materiali come lana, carta e stoffa, rappresentano una fonte praticamente inesauribile di nutrimento per questi roditori.

Esistono tre specie di topi e ratti particolarmente dannose per abitazioni e ambienti di produzione, grazie alla loro straordinaria capacità di adattarsi agli spazi umani:


  • Topo domestico (Mus musculus domesticus)*: il classico topolino, comunemente presente nelle abitazioni.

  • Ratto grigio (Rattus norvegicus)*: conosciuto anche come ratto delle chiaviche o pantegana, è una delle specie più diffuse in ambienti urbani e rurali.

  • Ratto nero (Rattus rattus)*: noto anche come ratto dei tetti o ratto delle navi, si trova principalmente in ambienti alti come soffitte e tetti.

Disinfestazione Topo Domestico

Il topo domestico, noto anche come topolino di campagna, è un piccolo roditore che misura tra i 3 e i 10 cm. Il suo colore varia dal nero a un marroncino chiaro, con zampette bianche, mentre quelle posteriori sono più sviluppate rispetto a quelle anteriori.


I topi selvatici, sebbene simili, tendono ad avere una colorazione più scura rispetto ai topi domestici.


Un adulto di topo domestico ha una vita media di circa un anno. Questo roditore è particolarmente comune nelle zone agricole, ai margini delle coltivazioni o dei boschi, in terreni incolti, nelle aree cespugliose e vicino a vegetazione densa.


Oltre a vivere in ambienti rurali, il topo domestico è ampiamente presente anche nell'ambito urbano. Le sue piccole dimensioni e la sua struttura scheletrica flessibile gli consentono di infiltrarsi facilmente negli edifici, anche attraverso aperture inferiori a un centimetro.

Disinfestazione RATTO GRIGIO

Nonostante il suo nome, il ratto grigio ha origine in Cina ed è presente in Europa dal 1700. Conosciuto anche come ratto delle fogne o pantegana, si distingue per un corpo più robusto rispetto al ratto nero. Ha una coda più corta rispetto alla lunghezza del corpo e della testa, occhi e orecchie piccoli e un naso smussato. Il mantello è di colore bruno-grigiastro, mentre il ventre è più chiaro. Gli adulti vivono mediamente tra i 6 e i 12 mesi e ogni femmina può dare vita fino a 7 cucciolate, ciascuna composta da 3 a 15 piccoli.


La presenza di ratti grigi si rileva frequentemente in edifici, sistemi fognari e in aree all’aperto. Questi roditori vivono principalmente a terra, nelle tane che possono causare danni significativi alle fognature. Sono anche abili acrobati e arrampicatori, capaci di saltare fino a 70 cm in altezza e oltre un metro in lunghezza.


Ottimi nuotatori, i ratti grigi sono in grado di resistere in immersione e possono risalire le condotte di scarico dei bagni, riuscendo così a entrare nelle abitazioni. Se minacciati, possono diventare aggressivi.

Disinfestazione RATTO NERO

Il ratto nero ha un corpo snodato e slanciato, con una coda che supera in lunghezza il corpo (15-24 cm). Le sue orecchie sono affusolate e il muso appuntito. Il mantello ha una colorazione ventrale che può essere chiara, tendente al bianco, mentre la parte superiore è più scura.


Nei roditori che vivono all'esterno, il ciclo vitale è stagionale, mentre quelli che si insediano all'interno degli edifici tendono a vivere più a lungo, con maggiori opportunità di proliferare durante l'anno. Il ratto nero si trova principalmente in giardini e parchi urbani, ma tende a infestare le zone più alte delle costruzioni, come tetti e terrazzi.


Questo roditore accede facilmente agli ambienti interni attraverso camini, aperture nei sottotetti, condotti e passaggi di cavi o da serramenti non perfettamente sigillati. È un abile scalatore e ama nidificare in posizioni elevate.


Il ratto nero è noto per essere particolarmente difficile da controllare, a causa della sua diffidenza e delle sue abitudini alimentari selettive, che lo rendono più sfuggente rispetto ad altre specie.


BLATTE

La blatta, insetto appartenente all’ordine dei Blattoidi, è molto più comunemente conosciuta con il termine di scarafaggio, nome che suscita immediatamente una reazione di disgusto in quanto la si associa a rifiuti e sporcizia.


Ha un corpo oblungo e appiattito, che varia da 3 mm a quasi 8 cm di lunghezza, lunghe antenne filiformi e un torace espanso che arriva a ricoprire il capo. La forma schiacciata permette alle blatte di infilarsi in fessure piuttosto piccole.


A seconda della specie differiscono per dimensioni e conformazione del corpodelle antenne delle zampe, per il colore e per le ali, ridotte, o del tutto assenti.


Le uova deposte, sono protette da una specie di astuccio di colore marrone chiaro, detta ooteca, prodotta da secrezioni ghiandolari.


Delle diverse migliaia di specie esistenti nel mondo, le più comuni che infestano le nostre abitazione e le nostre città sono:


  • Blatta Nera (Blatta orientalis)

  • Blattella (Blattella germanica)

  • Blatta Rossa (Periplaneta americana)

  • Blatta dei mobili (Supella longipalpa)


Disinfestazione Blatta Nera

Il tipico scarafaggio, di colore nero-marrone lucido.


Presenta il corpo ovale piuttosto lungo (26-32 mm di lunghezza), antenne molto lunghe e filiformi, le zampe sono lunghe, sottili, adatte a correre, con numerose spine ben evidenti.


Il maschio si distingue dalla femmina perché ha le ali normalmente sviluppate mentre quest’ultima presenta le ali anteriori molto brevi e le posteriori del tutto atrofiche.


Generalmente il comune scarafaggio nero non vola e non ama arrampicarsi (salvo risalire i muri che offrono particolari appigli), ma si sposta velocemente sui pavimenti.


Predilige le vicinanze dell’acqua perché, a differenza di altre varietà, non sopravvive per più di 15 giorni senza bere.



Disinfestazione Blattella Fuochista (Blatta Grigia)

Gli adulti misurano in lunghezza 10-15 mm, sono di colore marroncino chiaro e facilmente identificabili da due strisce scure longitudinali sul dorso; il capo è piccolo ma evidente con due antenne molto lunghe filiformi.


Hanno ali completamente sviluppate, leggermente ispessite, che coprono tutto l’addome.


Le zampe sono lunghe, sottili, adatte a correre, con numerose spine ben evidenti. Le zampe sono adatte per arrampicarsi sia su superfici lisce sia rugose, pertanto la specie raggiunge facilmente anche piani di lavoro.


Disinfestazione Blatta Rossa

La periplaneta ha una corazza lucida, di colore ruggine ed è di dimensioni notevoli rispetto alle altre blatte, 25-40 mm di lunghezza.


Le ali sono normalmente sviluppate sia nel maschio che nella femmina e arrivano a ricoprire tutto l’addome. Le zampe sono lunghe, con il femore più ingrossato, presentano numerose setole e spine molto ben evidenti.


Le femmine sono in grado di produrre un’ooteca alla settimana e nel corso della loro vita arrivano a produrne fino a 90. Gli adulti sono molto longevi, possono vivere fino a 2 anni e sono resistenti anche a periodi senza alimentarsi.




Disinfestazione Blattella dei Mobili

Molto simile alla Blatta germanica, ha una colorazione rosso-marrone, ma è di minori dimensioni raggiungendo una lunghezza di mm 10-12, presenta due strisce trasversali sul torace ed è dotata di antenne particolarmente sviluppate.


Gli adulti possono vivere fino a un anno. I maschi, se disturbati, possono spiccare il volo, mentre le femmine non ne sono capaci.


Nel caso vengano introdotti negli ambienti mobili o imballaggi sui quali non sono state scoperte le tracce dell’infestazioni, permette, a questa specie di blatta, di colonizzare rapidamente i luoghi.



CIMICI DA LETTO

La Cimex lectularius, chiamata comunemente “cimice da letto”, è un insetto della famiglia della Cimidae, è diffusa in tutto il mondo, vicina agli ambienti frequentati dall’uomo il cui sangue rappresenta l’alimento principale.


E’ di forma ovale, dalle dimensioni circa 6-8 mm, appiattita sul dorso, di colore bruno rossastro, possiede un rostro che tiene ripiegato sotto il corpo e che usa per aspirare il sangue ed iniettare la saliva.


Ama rifugiarsi in siti caldo-umidi, ricchi di tessuti, possibilmente vicini ai luoghi ove gli uomini riposano la notte. Questo parassita, non ama la luce e si attiva solo nelle ore notturne, attratto dal calore del corpo umano e dall’anidride carbonica espulsa durante la fase respiratoria.


Per quanto riguarda le cimici dei letti la nostra Ditta procede dopo un accurato sopralluogo alla disinfestazione con attrezzature ad alta temperatura in sinergia con biocidi specifici, procede alla sigillatura di reti e materassi per un periodo medio lungo circa 40 giorni. Provvede ad una verifica prima di confermare un successivo intervento fino alla estinzione dell’infestante.



Non è semplice individuarle in quanto non si ritrovano direttamente sul corpo dell’ospite, ma infestano gli ambienti circostanti.

Le cimici dei letti non volano, ma si muovono agilmente risalendo superfici o lasciandosi cadere sulla pelle, una volta avvertita le presenza umana.


Il segno della presenza di cimici dei letti sono le punture che, al risveglio, le persone ritrovano sul loro corpo, soprattutto nelle zone che rimangono scoperte durante il sonno.


Inizialmente non viene prestata molta attenzione, apparendo simili a quelle di altri insetti, ma solo quando le lesioni, estremamente pruriginose, risultano abbastanza diffuse sul corpo, ci si rende conto di essere in presenza di una infestazione.


Le cimici dei letti non sono portatrici di malattie infettive, ma la reazione è differente per ciascun individuo colpito

Tuttavia l’estensione delle zone colpite, le eventuali infezioni cutanee dovute al grattamento e lo stress emotivo possono creare situazioni poco piacevoli. Il parere medico sarà certamente di conforto per riportare il benessere fisico.


Ma, per evitare il ripetersi del problema occorre la distruzione totale delle colonie presenti.


La disinfestazione dalle cimici del letto non è semplice perché possono annidarsi in qualsiasi luogo e lo spostamento di arredi o vestiario, da un locale all’altro, ne aumenta la diffusione.


Affidatevi alla professionalità di DPM Disinfestazioni che saprà proporvi gli interventi più adeguati per affrontare il vostro problema.



FORMICHE

Formicidae è la vasta famiglia di imenotteri comunemente conosciuti come formiche. Le formiche sono tra gli insetti più comuni tra quelli che infestano gli ambienti civili. Ogni specie di formica ha delle proprie caratteristiche particolari, in termini di morfologia, di localizzazione dei nidi e di alimentazione. Formicinae e myrmicinae sono due delle sottofamiglie a cui appartengono le specie più comuni presenti nel nostro Paese.


Sono insetti eusociali (come le api e le termiti), che, nelle loro comunità, esprimono, ai massimi livelli, la cooperazione, l’altruismo e la divisione del lavoro tra i diversi membri. Nelle colonie sono presenti la regina, unica femmina fertile che depone le uova (in alcune specie possono esserci più regine); i maschi, che hanno solo una funzione riproduttiva e sonno di vita breve e le operaie, femmine sterili che si dedicano alla ricerca di alimento. Costruiscono complessi formicai, si nutrono di alimenti di ogni tipo e sono predatrici.


Esistono, nel mondo, decine di migliaia di specie, di diverse dimensioni, tutte presentano sei zampe, con il corpo diviso in tre parti; sul capo sono presenti un paio di antenne piegate che fungono in realtà da principale organo sensorio; hanno mandibole molto resistenti e robuste che servono per la frantumazione del cibo, per il trasporto di materiali e come strumento di difesa.


Formica nera dei giardini (Lasius niger – Formicinae)


Indicata in varie espressioni dialettali che significano formica “rizza culo”, per la posizione che assume quando viene disturbata. Il corpo è nero, la testa è rossa, le dimensioni vanno da 2,8 a 4mm, l’addome a forma di cuore.

Nidifica nel legno (soprattutto tra gli oliveti) e costruisce pareti di cartone.

Le colonie sono composte da migliaia di individui. Mangia insetti, carne, vegetali e alleva gli afidi per estrarre le loro secrezioni zuccherine. Il rischio legato alla sua presenza è soprattutto la contaminazione di alimenti finiti o di materie prime.


Formica Rufa (Formicinae)


La testa e l’addome sono scuri, il torace, le zampe e le antenne sul rosso. Sono quelle formiche che costruiscono alti nidi usando gli aghi di pino. Possono esserci diverse regine che depongono le uova nello stesso nido.

Le sue colonie possono essere composte anche da 100.000 individui, sono aggressive e attaccano mordendo e spruzzando acido formico.


Lasius Flavus (Formicinae)


Tutto il corpo (antenne e zampe incluse) è di colore giallo-arancio.

Nidifica nel terreno, formando piccoli monticelli nel prato. Mangia sottoterra nutrendosi di piccoli insetti che trova nei suoi tunnel e sale poche volte allo scoperto.


Formica delle zolle (Tetramorium Caespitum – Myrmicinae)


Piccola, corpo nero o marrone scuro, punta delle zampe e delle antenne chiara. Mangia insetti, dolci, frutta e avanzi di cibo oleosi.

Nidifica in prevalenza sotto i sassi vicino a una fonte d’acqua lungo le coste, le colonie sono in genere di 10.000 individui, ma possono raggiungere anche i 30.000.

Hanno solitamente una sola regina per colonia e sono molto aggressive con i nidi di formiche adiacenti.


Formica mietitrice (Messor – Myrmicinae)


Comunissima in Italia e si trova anche in tutte le nostre isole. Le operaie sono di due tipi, le piccole minor e le più grandi major. Sono le formiche che trasportano i semi nel loro formicaio. Nidifica nel terreno e mangia i semi che raccoglie nei suoi granai sotterranei.

Gli studiosi non capivano come riescano ad evitare che i semi germoglino nei loro depositi, ora sembra che semplicemente li tengano al riparo dall’umidità. Comunissima in Italia e si trova anche in tutte le nostre isole.

Le operaie sono di due tipi, le piccole minor e le più grandi major. Nidifica nel terreno e mangia i semi che raccoglie nei suoi granai sotterranei


Formica argentina (Linepithema humile – Dolichodorinae)


Sbarcata in Portogallo dall’Argentina, si sta diffondendo lungo la costa europea ed è già arrivata in Liguria. La sua particolarità è che sembra formi un’unica immensa colonia, eliminando tutte le altre specie di formiche locali. I nidi sono composti da numerosissimi esemplari, è dinamica e aggressiva.

Mangiano dolci, frutta. Le colonie sono composte da milioni di individui, spesso hanno molte regine . Piccola formica, dai 2 ai 3mm, la testa e l’addome giallo o bruno, anche il torace le zampe e le antenne sono gialli. Nidifica vicino alla costa.


Formica faraone (Monomorium pharaonis)


La formica faraone, è originaria probabilmente del Nord Africa (Egitto), da dove si è diffusa in molte aree del mondo, Europa compresa. Preferisce stabilirsi negli ambienti riscaldati e vive in colonie molto numerose (fino a 100.000 individui), che si insediano prevalentemente in ambienti interni.

Le colonie si formano spesso per “gemmazione” da una colonia più grande, dalla quale alcuni individui si distaccano per dare origine a un nuovo formicaio. Le operaie hanno piccole dimensioni (2 mm) e sono di colore ocra. Rifuggono dalla luce e si allontanano molto dal formicaio.

All’interno degli edifici utilizzano, per i loro spostamenti, i passaggi delle canaline degli impianti elettrici o delle tubazioni dell’acqua.

La formica faraone infesta le industrie alimentari, specialmente dove si lavorano ingredienti zuccherini e proteici (carni). Facilmente si annida negli ambienti ospedalieri, dove le fonti di alimento non mancano.



ZECCHE

Le zecche sono artropodi appartenenti alla classe degli aracnidi. Sono ectoparassiti ed ematofagi obbligati, cioè necessitano di pasti di sangue che effettuano rimanendo sulla cute dell’ospite, per completare il proprio sviluppo e il ciclo riproduttivo. In ambienti forestali, ben protetti dalla vegetazione, molte specie trovano rifugio sotto le foglie, in piccole aree umide o addirittura nel sottosuolo.


Esistono però specie che vivono in ambienti urbani assolutamente privi dell’azione protettiva esercitata dalla vegetazione. Queste zecche, oltre a resistere a condizioni climatiche insostenibili, amano sostare in prossimità dell’ospite e hanno la capacità di ricercarlo attivamente e di raggiungerlo attirate dall’emissione di anidride carbonica


Appartengono alle famiglie:


  • Ixodidae o zecche dure: scudo dorsale presente; rostro anteriore; zampe munite di pulvilli in tutti gli stadi; dimorfismo sessuale presente.

  • Argasidae o zecche molli: scudo dorsale assente; rostro ventrale nella ninfa e nell’adulto; zampe munite di pulvilli solo allo stadio larvale; dimorfismo sessuale assente.

Per l’uomo, la pericolosità delle zecche è legata alle reazioni allergiche o tossiche alle sostanze contenute nei fluidi salivari del parassita, (in particolare quelli delle zecche molli), alla capacità di trasmettere agenti patogeni, responsabili di malattie, talvolta gravi, assunti, durante il pasto di sangue da un ospite infetto.
Il morso non è generalmente doloroso né pruriginoso, e può, pertanto, passare inosservato.


Zecche dure (Ixodidae)


Sono dette “zecche dure” per la presenza dello scudo dorsale chitinoso esteso a tutta la superficie nel maschio. Per mutare da uno stadio all’altro, la zecca deve compiere un pasto di sangue che può avvenire su uno stesso ospite o più ospiti.

Negli stadi larvale e ninfale sono generalmente roditori, uccelli, rettili, mentre gli ospiti delle zecche adulte sono grossi mammiferi, soprattutto bovini ed equini. Le più rilevanti sono:


Zecca dei boschi (Ixodes ricinus)


Zecca dei boschi (Ixodes ricinus) è la più pericolosa per l’uomo. Diffusa nel nostro Paese, soprattutto nelle zone boschive e molto umide, nelle quali si sviluppa in maniera ottimale. La specie è presente nel sottobosco, nei prati non curati e nei sentieri poco frequentati.

Le larve delle zecche attaccano piccoli roditori o piccoli volatili, le ninfe e gli adulti, invece, si appostano sulle piante ed attendono il passaggio delle vittime, tra le quali troviamo i mammiferi, compreso l’uomo.

E’ responsabile della malattia di Lyme che nella nostra regione fa registrare diverse decine di casi ogni anno.


Zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus)


La zecca del cane è diffusa su tutto il territorio nazionale ed è responsabile della trasmissione di molti agenti patogeni per l’uomo e il cane.

In Italia, oltre che sul cane, è stata rinvenuta su diverse specie di animali domestici, quali ovini, bovini, suini, equini e anche su alcuni roditori.

Luoghi urbani e rurali dove spesso baracche negli orti e nelle serre, o capannoni con presenza di piante e sterpaglie, contribuiscono a creare l’habitat adatto allo sviluppo della specie.

La zecca del cane può installarsi anche in quartieri residenziali, dove trova nicchie sia all’interno che all’esterno delle abitazioni.

Negli spazi verdi urbani e nelle aree dedicate ai cani vi sono serie possibilità di trasmissione dei parassiti da un animale all’altro, con la successiva introduzione delle zecche nelle abitazioni.


Zecche molli (Argasidi)


Sono dette “zecche molli” in quanto sprovviste dello scudo chitinoso dorsale

Parassitano abitualmente uccelli, selvatici e domestici, e chirotteri (pipistrelli) con i quali normalmente vivono in stretta associazione.

In Italia sono state segnalate poco meno di una decina di specie di zecche molli appartenenti ai generi Argas e Ornithodoros,


Zecca del piccione (Argas reflexus)


Zecca del piccione (Argas reflexus) è la zecca molle più nota in Italia che è solita infestare, soprattutto nei centri storici, i luoghi dove frequentemente nidificano i piccioni (sottotetti, edifici abbandonati, campanili, soffitte).

Questo parassita non risiede stabilmente sull’ospite ma durante il giorno si nasconde in qualsiasi tipo di fessura presente nell’ambiente accanto ai nidi degli uccelli.

L’infestazione di questi parassiti può spostarsi all’interno delle abitazioni se non si mettono in atto disinfestazioni degli ambienti dopo aver provveduto all’allontanamento dei volatili.

A difesa delle abitazioni devono essere effettuati trattamenti con formulati ad azione residuale a protezione di finestre, porte e ogni altro tipo di apertura.

Nel trattamento delle superfici esterne occorre prestare particolare cura ai molti nascondigli che offrono murature ed intonaci (interstizi fra pietre, fessurazioni dell’intonaco, crepe).

Il controllo delle zecche molli spesso deve essere associato alla ricerca dei nidi di uccelli da cui ha preso origine l’infestazione.

Se vi accorgete che vostro animale domestico è attaccato dalle zecche, oltre ai presidi medico veterinari da utilizzare, interpellate DPM Disinfestazioni per evitare che i parassiti si diffondano anche nell’abitazione



PULCI

Le pulci rappresentano un problema diffuso anche nella città di Milano, come dimostrano alcuni recenti dati statistici. Secondo il rapporto 2017 del Comune di Milano, il 35% delle chiamate ricevute dal Pronto Intervento Veterinario della città riguardava l’invasione di pulci negli appartamenti. Il problema coinvolgeva principalmente cani (60% dei casi) e gatti (25% dei casi), che costituiscono i principali vettori delle pulci negli ambienti urbani.


Anche l’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), attraverso i propri ambulatori veterinari a Milano, ha registrato nello stesso anno una crescita del 25% degli accessi per morsi da pulci e disinfestazioni rispetto all’anno precedente. Un chiaro segnale di come il fenomeno sia in aumento, complici le alte temperature estive.



Infine, secondo un’indagine condotta nel 2018 dall’Associazione Nazionale Disinfestatori Professionisti, l’87% delle aziende milanesi del settore ha segnalato un incremento della richiesta di interventi disinfestanti contro le pulci negli ultimi 5 anni.

Questi dati dimostrano come sia sempre più diffuso il problema delle pulci a Milano e come, per liberarsene in modo completo ed efficace, sia ormai indispensabile rivolgersi a tecnici professionisti della disinfestazione, in grado di applicare procedure mirate e approfondite.


Disinfestazione pulci Milano: un problema da non sottovalutare


Le pulci sono infestanti molto comuni a Milano, specialmente nei mesi caldi quando gli animali domestici, come cani e gatti, trascorrono più tempo all’aperto. Le alte concentrazioni abitative, tipiche delle grandi città, favoriscono la diffusione delle pulci dagli animali agli ambienti interni. Le pulci si annidano nelle fessure, tappezzerie e materassi, perforando la pelle degli esseri umani di notte mentre dormono, nutrendosi del loro sangue. I morsi di pulce provocano prurito intenso, macchie rosse, dermatite e in alcuni casi anche allergie. Pulci e altri animaletti nocivi come ad esempio gli insetti delle derrate Milano possono trasmettere, nei casi gravi, malattie come la tenia o la dermatite allergica. Per questi motivi il problema non deve essere sottovalutato e occorre affrontarlo in modo efficace, rivolgendosi a professionisti della disinfestazione. Solo procedure mirate, che includano anche la pulizia approfondita di tutti gli ambienti, riescono a eliminare in modo duraturo le pulci dagli appartamenti.

Soprattutto nelle realtà urbane come Milano, le infestazioni da pulci possono diventare problematiche e pesantemente impattanti sulla qualità della vita. Affidandosi a tecnici specializzati, dotati di prodotti specifici, è possibile liberarsene in modo risolutivo.


Le pulci possono infestare non solo gli animali domestici ma anche gli esseri umani. Soprattutto nei mesi estivi, quando si trascorre più tempo all’aria aperta e si utilizzano giardini e aree pubbliche, è importante adottare alcune precauzioni per evitare di portare questi fastidiosi parassiti in casa.


Quando si rientra da lunghe passeggiate, soprattutto con bambini e animali, è consigliabile:


  • Controllare attentamente cani, gatti e gli stessi figli, ispezionando capelli, vestiti e zone esposte come le caviglie. Le pulci adulte sono visibili a occhio
  • Togliere scarpette, calzini e indumenti infetti, mettendoli direttamente in lavatrice e lavando gli infestati con acqua calda e sapone per allontanare eventuali pulci.
  • Nebulizzare un antiparassitario specifico su indumenti e stoffe infette per uccidere gli eventuali parassiti ancora presenti.
  • Se necessario, passare aspirapolvere o la monospazzola sul pavimento, sui tappeti e nelle fessure dove le pulci potrebbero annidarsi.

Queste semplici precauzioni, abbinate a un trattamento professionale nel caso di infestazioni più serie, possono aiutare a prevenire e contenere il problema delle pulci a Milano.


Disinfestazione pulci Milano e provincia: ciclo vitale e trasmissione di questi piccoli fastidiosi insetti


Il ciclo vitale delle pulci presenta 4 stadi: uovo, larva, pupa e adulto. Le femmine delle pulci depositano le uova direttamente sulla pelle dell’ospite, preferibilmente in zone con pelo folto come il dorso, il collo e le orecchie di animali. Dalle uova, dopo pochi giorni, schiudono le larve che inizialmente sono trasparenti ma divengono via via giallastre. Le larve si nutrono del sangue dell’ospite ancorato saldamente alla pelle tramite uncini sulla testa. Dopo alcune mute le larve si trasformano in pupe all’interno delle quali si sviluppa l’adulto, pronto a nutrirsi di sangue e riprodursi. L’intero ciclo si completa in poche settimane quindi le infestazioni possono diventare molto intense nel breve periodo.

Le pulci si diffondono principalmente attraverso gli ospiti infetti, soprattutto animali come cani e gatti che veicolano le uova e gli stadi giovanili del parassita nei luoghi in cui si trovano. Le infestazioni si trasmettono dunque dagli animali domestici agli ambienti in cui questi vivono e alle persone che li frequentano. Per impedire la diffusione delle pulci occorre quindi trattare non solo gli animali ma anche le aree in cui si trovano i loro nidi e dove passano la maggior parte del tempo.

Come per i parassiti dei tarli Milano, anche per bloccare efficacemente il ciclo vitale delle pulci negli ambienti domestici e zootecnici, è necessario ricorrere a procedure professionali di disinfestazione. I tecnici specializzati, dotati di prodotti specifici autorizzati, sono in grado di:

 

  • Applicare antiparassitari ad ampio spettro contro tutte le forme vitali della pulce: uova, larve, pupe e adulti. Gli insetticidi per la disinfestazione delle pulci sono generalmente a base di piretroidi o altri principi attivi di sintesi.
  • Nebulizzare prodotti in tutti gli ambienti frequentati dagli animali, con particolare attenzione alle aree in cui si annidano e riposano come cuccia, lettiera e divani.
  • Ripetere il trattamento a intervalli regolari, in genere da 1 a 3 mesi, così da eliminare il continuo rinnovarsi del ciclo vitale delle pulci.
  • Svolgere una pulizia approfondita dei locali, aspirare tappeti e materassi e lavare a temperatura elevata tutti gli indumenti esposti alle infestazioni.



Solo un intervento professionale “a 360 gradi”, che coinvolga sia il trattamento chimico che quello meccanico-fisico, può assicurare una disinfestazione duratura contro le pulci, interrompendo il loro ciclo vitale in modo completo e risanando gli ambienti in maniera igienicamente sicura.


Servizio disinfestazione pulci Milano: efficace, sicuro e duraturo


Un servizio professionale di disinfestazione contro le pulci a Milano si distingue per efficacia, sicurezza e durabilità nel tempo. Gli interventi sono eseguiti da tecnici specializzati, con prodotti specifici autorizzati per la sanificazione ambientale Milano e procedure validate.


L’efficacia si basa sull’utilizzo di prodotti insetticidi ad ampio spettro, in grado di uccidere tutte le forme vitali del parassita, dalle uova appena deposte agli adulti. Le tecniche utilizzate – nebulizzazioni, spolverature e lavaggi – permettono di raggiungere anche i recessi e le fessure dove le pulci tendono ad annidarsi. La sicurezza nasce dall’impiego di prodotti registrati presso il Ministero della Salute e specificamente studiati per ambienti abitativi, con impatti ridotti sulla salute di persone e animali. Le procedure rispettano inoltre i principi di igiene e sicurezza sul lavoro.


La durata nel tempo degli effetti è assicurata da piani di intervento periodici, che includono ripetuti cicli di trattamento in grado di interrompere il progredire delle nuove generazioni di pulci emergenti dalle uova.

Solo affidandosi a professionisti della disinfestazione è possibile ottenere un risultato rapido, completo e duraturo contro le pulci e i loro fastidiosi morsi, risanando l’ambiente in modo ecosostenibile.